la modella schiava: Elizabeth assegnata a una coppia di vecchi maiali per la notte

I tre giorni passati con il padrone e Aiko, mentre la padrona era via volarono per Elizabeth.

Il padrone fece sesso con lei anche cinque volte al giorno, a volte fece sesso anche solo con Aiko, ma per la maggior parte del tempo lo faceva con tutte e due. Entrambi le insegnarono delle nuove posizioni e come fare a soddisfare un uomo in ciascuna di esse. Al padrone piaceva anche vedere loro due che lesbicavano, ma quasi sempre si intrometteva e finivano per soddisfarlo.

Ad Elizabeth cominciarono le mestruazioni proprio il giorno che la padrona tornò a casa. Ciò rese i tre successivi decisamente infelici per lei, pulì la casa e dormì da sola nella sua stanza. Giovedì sera era di nuovo pronta e trascorse la notte col padrone, la padrona e Aiko. Quella notte Elizabeth raggiunse l’orgasmo quattro volte e la stessa cosa avvenne la notte successiva.

Sabato sera fu una grande notte, il suo primo incarico con una coppia che non aveva mai incontrato. I padroni ebbero una lunga conversazione con lei prima di andarsene, rassicurandola e sottolineando l’importanza di questo passaggio nella sua formazione. Sapeva già che come loro schiava del sesso, avrebbe dovuto sottomettersi a chiunque decidessero di mandarla. Non importa che età avessero, che genere o che razza. Era arrivato il momento di dimostrare ai suoi padroni che era davvero una schiava sessuale sottomessa. Le dissero anche che avrebbero ricevuto un rapporto dalle persone a cui era stata assegnata quasi come fosse una pagella a scuola.

“Non dovete preoccuparvi, mi comporterò con le persone a cui mi assegnerete come mi comporto con voi.”

I due padroni le sorrisero e inviarono lei e Aiko giù dalle scale in modo che si preparassero. Il padrone le accompagnò fino alla casa della coppia a cui erano state assegnate. Un maschio nero, nudo e muscoloso aprì la porta, Elizabeth lo aveva visto alla sfilata di moda della settimana precedente. Le condusse in camera da letto, dove si spogliarono l’un l’altra, poi le portarono in bagno dove si lavarono sotto il suo sguardo vigile. Le portò di nuovo in camera da letto, dove furono informate che avrebbero dovuto agire da schiave sessuali, appena acquistate all’asta. Inoltre avrebbero dovuto rispondere alle domande che fossero state loro poste.

Dopo circa un ora le portò in soggiorno, dove una coppia sulla sessantina le attendeva. Consegnò entrambi i guinzagli alla donna. Era di media altezza, con un corpo paffuto, ma sinuoso, vestita con un corpetto nero, con seni scoperti e con giarrettiere che reggevano calze a rete che arrivavano a metà delle sue grasse cosce bianche. I suoi stivali di pelle col tacco arrivavano proprio sotto le sue ginocchia. Stava in piedi, con le schiave di fronte a suo marito un uomo calvo, grasso, e con una faccia gentile e piacevole, seduto su un divano con una corta veste aperta sull’ombelico che esponeva un petto peloso e una grossa pancia. Lo schiavo nero era in piedi accanto a lui.

“Mio caro marito, posso presentarti le due femmine che ho comprato oggi al mercato”
La donna ordinò ad Elizabeth di strusciarsi contro il marito e presentò il sedere di Aiko per una sculacciata. La schiaffeggiò dieci volte, mentre le accarezzava contemporaneamente la figa. Dopo ogni colpo si prendeva anche una pausa per accarezzarle le cosce e il culo. Quando ebbe finito, la donna si inginocchiò tra le sue cosce, sollevò la veste e invitò Aiko a ringraziarlo baciandogli la punta del suo cazzo. Le venne quindi ordinato di baciare e accarezzare delicatamente i suoi genitali.

Elizabeth fu sottoposta allo stesso rituale. Prima di iniziare si sedette e studiò intensamente il grande culo nero di Elizabeth. Dopo la sculacciata lo ha ringraziò e cominciò ad appoggiare le labbra sul suo cazzo.

Sono state quindi entrambe condotte su due poggiapiedi, dove fu ordinato loro di assumere la posizione per l’ispezione.

“Vi ho appena comprato al mercato degli schiavi, potreste essere in un campo di lavoro o in una fabbrica sporca, invece siete qui in questa casa confortevole. Ho comprato entrambe per un solo motivo, questo è la mia personale soddisfazione sessuale! Quando vorrò scoparvi dovrete mettere il massimo impegno o vi rivenderò sul mercato capito?”

Stava parlando appoggiando il suo viso su quello di Elizabeth, mentre sbatteva una mano sulla sua figa stringendola forte e allo stesso tempo stringeva forte uno dei suoi capezzoli per enfatizzare la sua affermazione.

“Si, padrone,” disse Elizabeth con gli occhi abbassati “Sarò una schiava sessuale obbediente, tu mi possiedi e quindi il mio corpo esiste solo per il tuo piacere sessuale.”

Le afferrò la parte superiore della testa e la strattonò verso la sua, sbattendo avidamente un bacio sulle sue labbra. Spalancò la bocca per far entrare la sua lingua per un sondaggio e succhiandola nell’atto di ritirarla. Poi le sputò in bocca e le disse di ringraziarlo per questo.

“Oh padrone la ringrazio per assaggiare la sua saliva.” disse mentre deglutiva e aprì la bocca come per chiederne di più. Le sputò di nuovo in bocca e le strattonò i seni con entrambe le mani schiaffeggiandoli entrambi, mentre si voltava verso Aiko.

“hai abbaiato?” la sua dolce e innocente faccia orientale esprime paura, mentre il suo corpo trema.
“Sei stato molto bravo a comprarmi, il mio corpo è completamente tuo. Lavorerò sodo per darti piacere sessuale ventiquattro ore al giorno. Per favore non vendermi al mercato, soddisferò qualsiasi tuo desiderio.”

“Lo vedremo”, borbottò ad entrambe!

Fece segno allo schiavo maschio di togliersi la vestaglia, esponendo il suo corpo peloso, tozzo e un cazzo molto largo.

Guardando sua moglie, disse al ragazzo di scoparla, in stile missionario sul pavimento.
“Non dimenticare che non devi mai baciare mia moglie sulle labbra.” La donna si sdraiò sul pavimento, allargò le cosce paffute per il suo giovane stallone muscoloso, mentre questi guardava amorevolmente il suo padrone, il quale guardava Aiko ed Elizabeth, mentre lo schiavo di colore cominciava ad abbracciare la moglie.

Spinse Aiko in ginocchio e le ordinò di prendere in bocca il suo cazzo, Ordinò ad Elizabeth di avvicinarsi a lui e cominciò a baciarla alla francese. Qualche minuto dopo prese il corpicino di Aiko, mettendole un braccio attorno e sotto lo stomaco. Mise Aiko a testa in giù e le sculacciò il sedere fino a farlo diventare rosso. Guardò Elizabeth negli occhi, poi la figa di Aiko, e poi di nuovo i suoi occhi ed Elizabeth capì e allargò le cosce di Aiko leccandole avidamente la figa.

Le sculacciò di nuovo entrambe e afferrò il guinzaglio di Elizabeth. Successivamente entrò in sala da pranzo, dove posò Aiko a faccià in su sul tavolo della sala da pranzo, con il culo oltre il bordo del tavolo.

Ordinò a sua moglie e alla stallone di raggiungerli, senza alzarsi o cambiare posizione. La donna avvolse le gambe e le braccia attorno al suo stallone. Lasciando il suo cazzo inserito, si alzò su mani e ginocchia strisciando per tutto il tragitto. A Elizabeth fu ordinato di stare sul tavolo sopra Aiko con le spalle rivolte verso il padrone, esponendo il culo alla sua vista. Quindi mise il cazzo nel buco del culo di Aiko e la sua faccia in quello di Elizabeth.

Aiko applicò tutte le sue abilità di contrazione muscolare al cazzo peloso del padrone, abbracciando il suo corpo con le gambe corte. Intanto la faccia del padrone sul suo culo stava facendo gemere di piacere Elizabeth. Le ordinò di girarsi e accovacciarsi sul corpo e sul viso di Aiko, la quale era al settimo cielo con la figa della sua amata Elizabeth in bocca e un pezzo di carne dura che la martellava facendo provare immenso piacere al suo piccolo corpo, raggiunse infatti l’orgasmo in quell’istante. Il padrone non se ne accorse o fece finta di non accorgersene e pizzicava con violenza le tette delle due schiave provocando grande dolore e urla lancinanti.

All’improvviso ordinò loro di cambiare posizione cosa che fecero alla velocità della luce.
Il padrone inserì il suo cazzo nella figa ormai lubrificata di Elizabeth, in meno di tre secondi da quando lo estrasse da quella di Aiko. Faticò a inserire tutto il suo membro nella figa stretta di Elizabeth, deflorata solo di recente. Elizabeth ansimava mentre lo spingeva dentro, era molto più grosso di quelli che aveva provato finora. Avvolse le sue cosce attorno al corpo dell’uomo. Ebbe una strana sensazione dalla pancia del padrone che era appoggiata alla sua. Essendo lei molto calda ed eccitata, affondò i talloni sul suo culo per aiutarlo ad accarezzarla, mentre intanto leccava la figa di Aiko che era sopra la sua testa. Il padrone poco tempo dopo grugnì forte dall’eccitazione gettando tutto il suo carico dentro la figa di Elizabeth, mentre lei gemeva dell’intenso orgasmo a cui era appena arrivata. Estrasse il cazzo dalla figa di Elizabeth e lo mise in bocca ad Aiko per la pulizia. Aiko ingoiò avidamente ogni goccia, dopo di che mise la sua testa nella figa per aspirare la dolce miscela tra sborra e succo di figa.

Lo schiavo nero intanto aveva sborrato nella figa della moglie del padrone, ma stava continuando a penetrarla dato che non aveva ricevuto il permesso di fermarsi. Dopo un po’ di tempo, diede loro l’ordine e disse di assumere la posizione del sessantanove, con lei sopra in modo che potessero punirsi a vicenda i genitali.

“Assicurati di pulire un po’ del tuo sperma dalla figa di mia moglie”, ordinò.
Aiko ed Elizabeth continuarono a mangiarsi a vicenda finché non venne dato loro l’ordine di fermarsi, portandole in bagno per lavarsi. Ordinò alla moglie di prendere lo schiavo maschio e di seguirli. Le ragazze lavarono lentamente il suo folto corpo peloso, prestando particolare attenzione ai suoi genitali e al suo culo. Si insaponarono a vicenda, strofinando il loro corpo su quello del padrone per un ulteriore pulizia.

Usando la doccia a mano, gli sciacquarono il corpo baciandolo in ogni sua parte. Quando finirono la doccia lo schiavo nero era ancora lì, con la sua amante da settanta kg tra le sue possenti braccia, gli fu ordinato di metterla giù e portarla sotto la doccia per lavarla.

Dopo aver asciugato il padrone e se stessi, il padrone portò tutti gli schiavi in camera da letto dove procedettero a fargli un massaggio. Lo schiavo maschio arrivò per ultimo portato al guinzaglio dalla padrona. Intanto Aiko ad Elizabeth procedettero a massaggiare e baciare il corpo del loro padrone, senza lasciare parti inesplorate. Arrivarono infine al suo cazzo, dando entrambe un bacio appassionato. Elizabeth allargò le gambe del suo padrone, poi insieme ad Aiko cominciò a fargli un pompino incontrandosi spesso con le loro lingua sulla sommità del cazzo del loro padrone che era sempre più duro.

Si alzò e disse ad Elizabeth di sdraiarsi sul letto e che Aiko si inginocchiasse sul pavimento. Si posizionò nella posizione del sessantanove così poteva mangiare il caldo frutto della figa di Elizabeth e leipoteva continuare a succhiargli il cazzo. Ad Aiko fu poi ordinato di leccargli il culo, cosa che fece con grande soddisfazione. Allo schiavo maschio fu ordinato di scopare Aiko, mentre la moglie forniva le tette al suo giovane stallone occupando la sua bocca. Lo schiavo maschio non riuscì a trattenersi e a resistere alle contrazioni esperte della figa di Aiko e riempì la sua figa di sperma. Poco dopo il padrone esplose inondando il suo carico nella bocca di Elizabeth, lo schiavo nero uscì dalla figa di Aiko. Elizabeth intanto continuava a succhiare il cazzo del suo padrone non essendole stato ordinato di fermarsi cosa che fece poco tempo dopo.

Ordinò a Elizabeth di dormire con lui e ad Aiko di andare a dormire con la moglie. Elizabeth si rannichiò con il suo padrone ed entrambi si addormentarono con i loro corpi esausti e gratificati.
Elizabeth si svegliò, mentre il suo padrone le stava frustando il culo, perché durante il sonno gli aveva voltato le spalle. Si voltò non appena si fermò e iniziò a succhiare il suo cazzo borbottando grazie e scusandosi per quanto avvenuto.

“Come hai osato voltare le spalle al tuo padrone miserabile cagna?”
Aiko e sua moglie intanto si erano svegliate per il frastuono fu ordinato di inginocchiarsi accanto a lui su entrambi i lati
“Allargate le ginocchia e masturbatevi.” ordinò.
“Mettete una mano sulle tette”.
Erano in ginocchio in modo si potesse vedere le loro dite lavorare sulle loro fighe.
“Fatemi sentire i vostri sentimenti, ditemi cosa state facendo e perché.”
Sua moglie iniziò, Aiko seguuì il suo esempio
“Oh mio padrone, mi ha ordinato di masturbarmi, sto toccando la mia figa, il mio dito è dentro di me vorrei fosse il suo cazzo. ” Aiko ripetè ognuna delle frasi che pronunciò più volte, era talmente eccitata che iniziò a mettere le dita nella figa bagnata di Elizabeth e il pollice nell’ano penetrandolo leggermente.
“ Sei ancora una schiava arrapata?” disse il padrone
“ Oh si sto bruciando di desiderio per soddisfare ogni tuo desiderio sessuale.”
Le ordinò di sdraiarsi sulle ginocchia in modo da poterla abbracciare ed accarezzare. Quindi allungò le mani e le sentì la figa, lei allargò le cosce, sollevò il bacino, chiudendo le cosce sulla sua mano. Il padrone allontanò la mano, facendola scorrere per tutto il suo corpo facendole provare dei brividi che non aveva mai provato prima.
“Vuoi essere scopata ora o vuoi aspettare schiava?”
“Oh si padrone, ora la mia figa sta scoppiando.” il padrone allora ordinò allo schiavo di colore di penetrare Elizabeth martoriandole la stretta figa con il suo cazzo di notevoli dimensioni.
“padrone, potrei avere il permesso di avere un orgasmo, per favore non ce la faccio più”
Annui e le consentì di avere un orgasmo, Elizabeth aveva superato la prova il giorno dopo sarebbe ritornata dai suoi veri padroni che sarebbero stati molto orgogliosi di lei.

altri miei racconti erotici

altro sito di racconti erotici